Descrizione
Sono le parole della professoressa Lina Scalisi, ordinario di storia moderna presso l’Università di Catania, nonché presidente dell’Accademia delle Belle arti di Catania, in occasione del convegno organizzato dal Comune di Bronte sulla Shoah per celebrare il Giorno della Memoria.
“La Memoria della Shoah sta svanendo tra i giovani europei. – ha affermato il sindaco Pino Firrarello in apertura – Un sondaggio pubblicato sul Corriere evidenzia che un terzo dei cittadini europei sa poco o niente dell’Olocausto e va peggio tra i giovani. Conoscere la storia impedirà all’umanità di commettere gli stessi errori”.
Dopo i saluti dell’assessore Maria De Luca e della preside del Capizzi, Gabriella Spitaleri, l’assessore Angelica Prestianni ha letto un emozionante riassunto del racconto “La libertà in un sogno” della scrittrice e giornalista Angela Prestianni.
Poi la dotta relazione della professoressa Scalisi, che ha evidenziato come nell’olocausto siano morti 6 milioni di ebrei, centinaia di migliaia di Rom, Sinti, disabili e decine di migliaia di omosessuali e dissidenti, sottolineando anche che, nonostante ciò, la crudeltà dell’uomo non si è fermata.
“Oggi – ha affermato - commemoriamo un orrore accaduto più di 80 anni fa; un genocidio che mai avremmo pensato ripetibile. Nondimeno, il presente sembra non aver appreso nulla da quel passato. Nel mondo le guerre e gli orrori si ripetono senza sosta. Sembra, insomma, che gli orrori derivanti dalle guerre non abbiano mai fine e che il male continui a prosperare senza fine”.
Relazione applaudita dall’uditorio con gli studenti che hanno animato un vivace dibattito, ponendo alla relatrice interessanti domande sulla Shoah e sull’attuale società.
L’Addetto stampa
Gaetano Guidotto